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Paolo Sorrentino

Regista, Sceneggiatore

 

Biografia di Paolo Sorrentino

E’ uno dei registi italiani della nuova generazione di maggiore talento, uno dei pochi capaci di raccontare l’Italia di oggi attraverso un cinema visionario e fantastico ma allo stesso tempo estremamente ancorato alla realtà.
Autore di opere dalla cifra unica e inconfondibile, rigorose e geometricamente perfette nelle inquadrature, Paolo Sorrentino sceglie di raccontare storie geniali ed eccentriche, animate da personaggi grotteschi e talvolta al limite della follia. Il suo talento creativo partorisce film importanti, molto curati dal punto di vista visivo e musicale, che lo fanno entrare nella schiera dei pochi giovani registi italiani apprezzati all’estero.
Nato a Napoli il 31 maggio 1970, Sorrentino arriva al cinema dal mondo della scrittura: vince nel 1997 il premio Solinas per la sceneggiatura del lungometraggio Napoletani che però non viene realizzato. Successivamente collabora con Antonio Capuano alla scrittura di Polvere di Napoli (1998) e lavora per la televisione scrivendo alcuni episodio della serie tv La squadra. Dirigi diversi cortometraggi, tra cui L’amore non ha confini (1998), che segna l'inizio della collaborazione con la Indigo Film, che diventa casa di produzione di tutti i suoi film.
Nel 2001 debutta alla regia di un lungometraggio, di cui è anche sceneggiatore, L’uomo in più, ritratto di due “losers” nella Napoli degli anni Ottanta interpretato magistralmente da Toni Servillo (che diverrà il suo attore-feticcio) e Andrea Renzi. Presentato al Festival di Venezia il film impone subito Sorrentino all’attenzione della critica con tre candidature al David di Donatello 2002 e la vittoria di un Nastro d'Argento per il miglior regista esordiente, del Ciak d'Oro per la miglior sceneggiatura e della Grolla d'Oro al protagonista Toni Servillo.
Nel 2004 torna a lavorare con Servillo ne Le conseguenze dell’amore, ritratto di un uomo atipico, freddo, antipatico, eppure vulnerabile e debole. Il metodico eroinomane Titta Di Girolamo entra di diritto nella galleria degli anti-eroi più riusciti del cinema di Sorrentino. Il film viene presentato a Cannes e ottiene un gran numero di riconoscimenti in Italia tra cui cinque David di Donatello (miglior film, regista, sceneggiatura, attore protagonista e direttore della fotografia) e tre Nastri d’Argento (migliore attore protagonista, attore non protagonista e direttore della fotografia). Lo stesso anno lavora sempre con Servillo girando per Rai 2 una versione televisiva della commedia Sabato, domenica e lunedì di Eduardo de Filippo, trasmessa la notte di Natale.
Dopo un cameo ne Il caimano di Nanni Moretti, nel 2006 realizza L’amico di famiglia che riscuote di nuovo il favore della critica a Cannes. Attraverso la storia del brutto, laido e vecchio usuraio Geremia de’ Geremei (cui presta il volto il grande attore partenopeo Giacomo Rizzo), il film di Sorrentino arriva a visitare gli abissi di una società corrotta nel profondo in un film che colpisce la mente e lo stomaco. Nello stesso anno gira uno spot televisivo per la Fiat Croma di cui è protagonista l'attore Jeremy Irons.
Nel 2008 è ancora in concorso a Cannes con Il divo, rilettura della figura di Andreotti e di un’intera fase della vita politica italiana in chiave grottesca ancora una volta con Servillo mattatore assoluto. Il film ottiene il Premio della Giuria a Cannes. Nel 2009 documenta le conseguenze del terremoto a L'Aquila con il videoreportage L'assegnazione delle tende e realizza il cortometraggio La partita lenta.
Torna al cinema nel 2011 con This Must be the Place, presentato ancora a Cannes. Il film, il primo in lingua inglese del regista, è interpretato da un grande Sean Penn che indossa i panni di una ex rockstar in cerca di un criminale nazista che aveva umiliato il padre durante l’ultima guerra. La pellicola ottiene grande successo al botteghino aggiudicandosi anche il David di Donatello per la miglior sceneggiatura. 
Nel 2013 torna a Cannes con La grande bellezza (unico film italiano in concorso) che ha ancora per protagonista il ‘suo’ Servillo nei panni di uno scrittore e giornalista che accompagna lo spettatore in un viaggio nella mondanità della Roma contemporanea, vero emblema di un’Italia in inesorabile declino. Accanto a Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli. Il film segna il maggior successo di Sorrentino al botteghino italiano, viene ben accolto in Europa (in Francia e in Inghilterra) e designato come rappresentante del cinema italiano nella selezione agli Oscar 2014 per miglior film straniero. Nel 2013 trionfa agli European Film Awards premiato nelle categorie miglior film, miglior regista, miglior attore e miglior montaggio. Nel 2014 arrivano i più ambiti riconoscimenti: il Golden Globe e l'Oscar come Miglior film straniero.
 

Paolo Sorrentino
Data di nascita: 31/05/1970
Paese: Italia
Città: Napoli


 

 


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